Distorsione di caviglia - Cosa fare? #fisioconsiglio

DI CHE PARLIAMO?
La distorsione di caviglia è uno dei traumi più ricorrenti nel mondo sportivo, ma ha anche un impatto nella vita di tutti i giorni (pensiamo ai tacchi alti). Se volessimo entrare nel linguaggio tecnico potremmo definirla come "perdita momentanea e reversibile della congruità articolare dovuta ad un movimento anomalo a carico dell'articolazione", ma questo è un #fisioconsiglio e a noi piace parlare concretamente. Nel momento in cui avviene una distorsione le strutture che proteggono e sostengono l' articolazione vengono stirate al punto che, in certi casi, si rompono o la forza di trazione rompe tratti di osso a cui sono collegati.

COSA NON FARE ?
Se il trauma avviene durante una prestazione sportiva fermati immediatamente. Continuare significa danneggiare tessuti già lesionati, inoltre potresti prendere subito un' altra distorsione e ciò aumenterebbe i tempi di recupero (anche di mesi).
Se il trauma avviene per strada e hai tacco importante, togliti le scarpe e procedi senza. E' assurdo pensare di camminare senza scarpe, ma pensa a cosa potrebbe succedere rimontando sui tacchi e prendendo un' altra distorsione. In ogni caso, meglio fermarsi e farsi aiutare.
Se la distorsione è lieve è possibile che il giorno dopo tu non senta dolore, non ricominciare a correre. La lesione c'è, anche se lieve, e i tessuti hanno bisogno di ripararsi.

COSA FARE?
Dopo esserti fermato valuta la situazione tu stesso: nei casi più gravi, quando vi è una rottura totale, il gonfiore e l' ematoma sono molto evidenti, soprattutto quest' ultimo può estendersi fin sopra la caviglia (vedi foto). Se comprendi che la situazione è grave recati al pronto soccorso per un controllo strumentale che può confermare l' ipotesi o scongiurarla.
Nel caso in cui ritieni che la situazione sia controllabile, come già detto prima torna a casa e applica immediatamente il protocollo P.R.I.C.E. : 1. Protezione, immobilizzare provvisoriamente la zona con l’utilizzo di tutori in base al grado di protezione che si vuole ottenere; 2. Riposo, astenersi dalle attività che hanno causato il danno per un certo periodo di tempo, solitamente si consiglia una settimana; 3. Ghiaccio, utilizzare impacchi di ghiaccio per 20 minuti, più volte al giorno specialmente nelle prime ore 72 ore dal trauma. Non applicare il ghiaccio direttamente sulla pelle; 4. Compressione, comprimere l’area interessata nelle 24-48 ore successive all’infortunio per ridurre ulteriormente gonfiore o eventualmente perdita di sangue. E' consigliabile un bendaggio effettuato da un fisioterapista, ma puoi utilizzare una benda elastica che trovi in parafarmacia o in farmacia; 5. Elevazione, almeno i primi giorni, per ridurre il gonfiore, tenere il più possibile l’arto più in alto rispetto al cuore in modo da favorire il ritorno venoso. Sono fondamentali elettromedicali come la tecarterapia e la laserterapia, che puoi trovare dal tuo fisioterapista di fiducia.
Dopo il primo periodo di riposo comincia la riabilitazione vera e propria. Non starò qui ad elencarti i metodi e i tempi perchè ogni paziente necessita di un approccio diverso, mi limito a dirti che senza una adeguata riabilitazione la probabilità di recidiva, la possibilità di dolori cronici e la possibilità di caviglia instabile è molto alta. Puoi documentarti su piattaforme scientifiche per accedere a dati statistici.
MITI E LEGGENDE
"Stringi bene la scarpa e continua a giocare"
"Non levarti la scarpa perchè peggiori la situazione"
"Metti il ghiaccio spray e puoi continuare"
"Devi tenere il piede fermo finchè ti passa il dolore"